Il post [0] che di seguito vado a citare, mi ha fatto molto riflettere su come (una volta di più), dal messaggio del software libero, si arrivi rapidamente a
trattare di libertà a 360 gradi:
Marco Milanesi <kpanic @ muppetslab.org> wrote:
ciao _______, ti ringrazio per l’intervento.
secondo me il punto è la
tutela della libertà di tutta la società , non solo quella del singolo.
quindi i BSD non garantiscono la libertà della società , ma del
singolo IMHO. dato che la mia idea di società non è egoistica,
abbraccio sicuramente il copyleft.
[...]
però quando si ha un ruolo così importante, come quello di Linus
Torvalds, nella comunità allora le tue scelte diventano globali, non
singolari.
se leggo su un dizionario la definizione di libertà [1]
riesco a collegarla poco a qualche concetto comunitario: nella maggioranza delle definizioni (ma non in tutte) risulta un concetto legato all’individuo
secondo me, queste concezioni, sono l’eredità storica di un mondo che
solo nel secolo scorso è riuscito a dare una dimensione individualista
all’impostazione della vita quotidiana, come estrema reazione [2] a
secoli di società in cui democrazia e diritti del singolo non erano
minimamente concepiti [3], ed alcuni gruppi elitari/oligarchici comandavano su una massa indistiguibile di creature pressoché senza diritti
fatto salvo che non voglio certo rivoluzionare il significato della
parola libertà [4], forse il vero nemico di oggi (e non mi riferisco solo al
software) non è tanto la “schiavitù” (che nell’ambito del sw, si traduce
in “proprietario”) che si oppone alla “libertà “, ma l’egoismo
la libertà è un requisito indispensabile
ma ci vorrebbe perfino un movimento del software “altruista“, anche se
questo aggettivo, in italiano, rende poco in qualità di contrario del termine egoismo (che è
un lemma più forte e carico di significati)
meditiamoci sopra…
[0] thread passato sulla mailing-list del LUGPiacenza, in seguito alla vicenda di Torvalds con BitKeeper (leggansi “No More Free BitKeeper” e “RMS: BitKeeper bon-voyage is a happy ending“)
[1] http://www.demauroparavia.it/63458 oppure http://www.garzantilinguistica.it/interna_ita.html?sinonimi=0&exact=true&parola=40602
[2] dico “estrema” perchè penso che ormai siamo arrivati all’esasperazione dell’individualismo stesso
[3] ed è proprio la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, che ci piace tanto, a costituire un punto cardine della svolta della società moderna in tal senso
[4] oggi, troppo spesso, nascono diatribe tra schiere di persone che si lamentano sul significato di alcune parole che va mutando… queste persone dimenticano due cose: a) la lingua è uno strumento in continua evoluzione e segue usi e costumi del popolo che la parla; b) potrebbero impegnare le loro parole per scopi migliori e non per cause perse …