I ragazzi e(x)sclusi di Guaraú

Posted by Valerio Ravaglia on February 16, 2006
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Ivana Traversin, Valerio Ravaglia (São Paulo – Brasil, 21.1.2006)

E’ sabato mattina e sono ancora a São Paulo. Dato che per il mio rientro in Italia ho preso l’impegno di tenere una presentazione nell’ambito di una manifestazione denominata OpenDay a Busto Garolfo, in questi giorni con l’aiuto di Ivana, ho raccolto del materiale sui programmi di inclusione digitale messi in atto dal Governo brasiliano; ma domani sera ho l’aereo di rientro per l’Italia, praticamente l’ ultima occasione per fare visita ad un telecentro.

I telecentros sono uno dei circa 50 progetti governativi relativi all’inclusione digitale. Sono dei locali attrezzati con una ventina di personal computer ed accesso ad Internet a banda larga. Vengono implementati nelle zone più povere della città. La gente può utilizzare queste strutture liberamente e gratuitamente, disponendo anche dell’ausilio di personale con una certa preparazione tecnica che fornisce corsi di preparazione a vari livelli. L’ unico vincolo è per i bambini che non possono accedere ai centri negli orari di scuola. Nei computer è presente solo software libero ed in particolare GNU/Linux con una distribuzione appositamente realizzata, basata su Debian denominata Sacix.

Tramite una veloce consultazione al sito della Prefettura scopriamo che uno dei 128 telecentros della città è facilmente raggiungibile. Armato di macchina fotografica io, carta e penna Ivana, arriviamo in breve tempo. Il tempo giusto per fare una bellissima esperienza.

Quelli che seguono sono gli appunti di Ivana assieme a qualche foto che ho realizzato.



Telecentro Jardim Guaraú: 3.422 utenti registrati.

Il telecentro è stato inaugurato il 30 giugno 2004. Del totale degli utenti, 42% sono di sesso maschile, 2% hanno la formazione scolastica di base incompleta e 28%
hanno fra 11 e 16 anni. Il costo di realizzazione della struttura è stato di 125.000 reais che attualmente corrispondono a circa 50.000 euro.

Quando non sono impegnati nel tenere i corsi di informatica agli utenti, i due coordinatori forniscono assistenza nell’uso dei 20 calcolatori disponibili, di Internet, nelle attività scolastiche, nei giochi etc. Fernando Yukio, di 25 anni, è uno dei coordinatori. Ha inviato il suo curriculum alla prefettura, è stato selezionato e ha fatto il corso previsto per diventare insegnante/coordinatore. “Stavo cercando lavoro e ho ricevuto proposte che mi avrebbero permesso di guadagnare di più, ma ho deciso di lavorare nel telecentro perché è un modo per aiutare la comunità”, lui racconta.

Fernando è di origine giapponese e abita nel quartiere orientale della città, chiamato Liberdade. Per arrivare al lavoro, deve affrontare quotidianamente 2 ore di pullman per l’ andata e 2 ore per il ritorno a casa (la linea metropolitana in questa parte della città è ancora in fase di realizzazione), ma la distanza sembra non scoraggiarlo: “Questa esperienza ha cambiato la mia vita. Non ci sono soldi che possano pagare le amicizie che ho fatto qui.”

In un anno e mezzo di funzionamento, il telecentro non ha cambiato solo la vita di Fernando, ma anche il quotidiano della comunità che gli ruota intorno. Guilherme Dutra, di 13 anni, è stato uno dei primi a registrarsi nel telecentro. Lui è lì tutti giorni, dove passa circa 2 ore navigando in Internet e utilizzando sistemi di messaggistica come Orkut e MSN. Prima di iniziare a frequentare il telecentro, il suo sogno era, come per la gran parte dei bambini brasiliani della stessa età, diventare un grande calciatore. Adesso prende in seria considerazione anche la possibilità di proseguire lo studio dell’ informatica, che pare avergli dato diverse soddisfazioni. “Tutto ciò che ho imparato del computer è stato da solo, non ho avuto il bisogno di fare il corso base di informatica”, dice con orgoglio.

Alessandro Valerio da Silva, di 21 anni, frequenta il telecentro da soli 3 mesi, ma ha già fatto molte amicizie e elogia il programma della prefettura. Si muove con la sicurezza di un guida della comunità e afferma: “Il telecentro impedisce l’entrata nel mondo della malavita e della droga. Oltre che per Internet, la gente viene qui per ritrovarsi. Il posto è un punto di incontro.”

Sulle differenze fra Linux e Windows, i ragazzi che frequentano il posto hanno dei dubbi, di fatto pochi degli utenti del telecentro ha mai utilizzato o visto Windows. Luan Teixeira Da Silva, di 15 anni, rischia un parere: “Linux è più difficile, ma ci da la libertà di fare tutto”. Fernando interviene in modo categorico: “Il software libero rende liberi anche noi”.


Giusto il tempo di strapparmi una promessa per la prossima occasione, vale a dire di portare con me almeno una T-shirt della FSF Europe, di insegnarmi il modo particolare con cui si salutano e ce ne andiamo con il messaggio che i ragazzi del telecentro di Guaraú ci hanno lasciato: “Um outro mundo é possivel”, naturalmente: migliore.



 
 

[AttivAzione.org] Le alternative per gestire meglio i sistemi informativi del Comune

Posted by Marco Frattola on February 09, 2006
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Pubblichiamo il comunicato col quale AttivAzione.org si è presentata – nella persona di Valerio Ravaglia – alla conferenza stampa di stamattina “Mai più Kamasutra. Le proposte dei Verdi per gestire meglio i sistemi informativi del Comune“:

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Milano, 9 febbraio 2006

In un’epoca nella quale l’esistenza dell’individuo/cittadino passa perlopiù da canali telematici, riteniamo di indubbia gravità il fatto che le strutture informatiche di una amministrazione comunale, di una città come Milano, possano essere messe in ginocchio da alcune righe di codice maligno sviluppate, con molta probabilità, da uno o più ragazzini in cerca avventure tecnologiche o di dimostrare la loro abilità tecnica nel prendersi gioco delle tecnologie proposte dalle multinazionali del software.

La responsabilità dell’ accaduto non va comunque ricercata in fantomatici “hackers„ come ha irresponsabilmente affermato il Sindaco Albertini, ma piuttosto nella mancanza di cultura – in questo caso informatica – degli utenti della rete di elaboratori comunale, a una probabile mancanza di attenzione, passione per il proprio lavoro, preparazione, degli specialisti addetti e infine, a una congenita debolezza del software proprietario sviluppato da Microsoft.

Non è la prima volta infatti (con molta probabilità non sarà neanche l’ultima) che importanti servizi di interesse pubblico – ricordiamo una situazione analoga verificatasi qualche anno fà al sistema informatico delle Poste – vengono letteralmente messi al tappeto dai cosiddetti virus, ovvero da piccoli pezzi di codice, spesso tecnicamente banali e di facile realizzazione, che sfruttano vulnerabilità di sistemi e falle che troppo spesso vengo ignorate oppure, alla meno peggio, rimediate con colpevole ritardo.

Ci auguriamo che quest’ultimo increscioso fatto, possa costituire spunto di riflessione e dibatto sull’uso, da parte delle pubbliche amministrazioni, del software proprietario e chiuso, proposto da un’azienda straniera, la quale appare ormai da anni come assoluta padrona del panorama informatico internazionale, gestito in regime di monopolio (e come tale è stato sottoposto a forti sanzioni da parte dell’ autorità antitrust europea).

Esistono valide alternative alle metodologie di sviluppo e gestione proposte dal software proprietario, nate dalla comunità di ricerca mondiale e già adottate nel mondo, da diverse Amministrazioni, Istituti e Governi Nazionali; soluzioni software a codice aperto e accessibile, alternative che, oltre a fornire un più alto livello di sicurezza, risultano oltretutto più economiche e contribuiscono a una più ampia diffusione di quella cultura informatica che risulta sempre più necessaria.

Per Maggiori Informazioni: info@attivazione.org

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Comune di Milano, virus e Software Libero

Posted by Valerio Ravaglia on February 08, 2006
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In seguito alla vicenda del virus che ha colpito e steso il sistema informatico del Comune di Milano, il gruppo dei Verdi ha indetto una conferenza stampa per domani giovedì 9 febbraio ore 12.30 presso la sala dei Gruppi Consiliari del Comune (Via Marino 7, terzo piano).

Interverrò anche io come rappresentante di AttivAzione.org e portavoce per il comunicato della FSFE

Mai più Kamasutra. Le proposte dei Verdi per gestire meglio i sistemi informativi del Comune.

Giovedì 9 febbraio alle ore 12.30 presso la sala dei Gruppi Consiliari del Comune di Milano, sita in Via T.Marino n.7, al 3° piano, si terrà una conferenza stampa per illustrare le possibili alternative ad alta sicurezza e affidabilità che la tecnologia del software libero offre per una gestione ottimale dei sistemi complessi.

Parteciperanno : Maurizio Baruffi (consigliere comunale Gruppo Verdi), Marcello Saponaro (consigliere regionale Gruppo Verdi), Lele Rozza (analista funzionale), Valerio Ravaglia (di attivazione.org), nonché come special guest Paolo Attivissimo.

Maurizio Baruffi

Consigliere Comunale di Milano

www.ilbaruffi.it

tel. 0288450208-9

Comunicato Free Software Foundation Europe

Ulteriori Info:
Paolo Attivissimo blog



 
 

OpenDay 2006 – Liberi di conoscere, liberi di pensare

Posted by Marco Frattola on February 08, 2006
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SemLUG e MiLUG organizzano con il patrocinio del comune di Busto Garolfo una giornata dedicata al software libero.
Sabato 11 febbraio, ore 9:30 – presso la scuola elementare “Tarra” in via Roma a Busto Garolfo

  1. Giuliano – Mauro (SemLUG)
    • Talk sui programmi di uso comune su QiLinux o
      QiLinux Docet
    • 9.30 ~ 10.45

  2. Fabio e Tiziana (SemLUG)
    • Utilizzo di OpenOffice.org
    • 11.15 ~ 12.00

  3. Igor Guida (Presidente MiLUG)
    • Introduzione all’OpenSource (Free software)
    • 14.00 ~ 14.30

  4. Marco Tenconi (Consigliere MiLUG)
    • Installazione di una distribuzione GNU/Linux (in
      coabitazione con Windoze, probabilmente Ubuntu o Mandriva)
    • 14.45 ~ 15.45

  5. Roberto Aliprandi e Gianluca Salvati (educatore Stripes
    Area 14/18)
    • Presentazione dell’esperienza avuta nel centro Azzurro
      con la messa in opera di un laboratorio GNU/Linux basato su ubuntu
    • 16.00 ~ 16.30

  6. Valerio Ravaglia (Consigliere MiLUG – AttivAzione.org)
    • Presentazione di Democrazia ed inclusione digitale:
      l’esperienza Brasiliana.
      Il software libero come strumento di
      trasformazione sociale – Illustrazione dei programmi di inclusione
      digitale della Pubblica Amministrazione brasiliana.
    • 16.45 ~ 17.15

  7. Stefano Maffulli (Cancelliere Italiano FSF Europe
    e membro MiLUG)
    • Progetto GNU e licenza GPL: software libero per la
      democrazia digitale
    • 17.30 ~ 18.00


 
 

[FSFE] “Microsoft offre una mela avvelenata” – “Le lodi si sono rivelate premature

Posted by Marco Frattola on January 27, 2006
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La Free Software Foundation Europe (FSFE) critica l’offerta di
Microsoft di pubblicare il codice sorgente invece dei protocolli.

Georg Greve, Presidente della FSFE spiega: “La Commissione Europea ha
chiesto a Microsoft di pubblicare i propri protocolli per consentire ad altri di scrivere software interoperabile, in modo da ristabilire la concorrenza. Non sembra quello che è accaduto, visto che i termini in cui i protocolli sarebbero stati resi disponibili sono quantomeno oscuri. Quello che è stato fatto è invece la pubblicazione di codice sorgente, cosa che non era richiesta”
.

In un comunicato stampa Microsoft ha annunciato ieri “di licenziare
tutto il codice sorgente di Windows Server”
, e questo sottolineerebbe la
volontà di Microsoft di rispettare le condizioni chieste dalla
Commissione.

Secondo la FSFE, questo comportamento non è di alcun aiuto, ma anzi
causerebbe ulteriori problemi. Carlo Piana, legale della FSFE spiega:
“Questo ‘impegno’ è avvelenato; esso peggiora ulteriormente la
situazione per il software libero, visto che Microsoft detiene i diritti
d’autore su quel codice sorgente: gli sviluppatori che leggessero il
codice non potrebbero reimplementarlo sotto forma di software libero,
per timore di incorrere in una violazione del diritto d’autore”
.

Piana prevede che potrebbe accadere anche di peggio: “Microsoft potrebbe
tentare di soffocare la concorrenza tramite azioni di violazione di
diritto d’autore, sostenendo che gli sviluppatori ‘potrebbero’ aver
letto il codice sorgente”
.

Georg Greve aggiunge: “Infatti. Come potrebbero gli sviluppatori
scrivere software interoperabile senza leggere il codice sorgente, visto
che le specifiche dei protocolli non sono disponibili? Chi mangia quella
mela si avvelena col loro copyright”
.

Dopo aver dato il benvenuto alle nuove licenze “Shared Source” di
Microsoft, che hanno migliorato in modo sostanziale le precedenti
pratiche di licenza, la FSFE aveva concesso a Microsoft il beneficio del
dubbio.

“Ma ora sembra chiaro che questo era solo l’ennesimo stratagemma di
marketing: ieri Microsoft si è comportata come un rapinatore che,
richiesto di deporre la pistola, vi lancia contro una granata. Le nostre
lodi si sono rivelate premature, viste in retrospettiva”
conclude Greve.



 
 

Microsoft vs Antitrust UE: la Commissione perde la pazienza

Posted by Valerio Ravaglia on December 23, 2005
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“Ho dato a Microsoft tutte le possibilità per far fronte ai suoi impegni. Adesso l’unica alternativa che ci resta è quella di procedere formalmente”

E’ la dichiarazione di Neelie Kroes, commissario alla Concorrenza della Comunità Europea.

Per non avere rispettato gli obblighi imposti nel Marzo 2004 dalla Commissione UE in tema di antitrust, la multinazionale statunitense corre ora il rischio di una ammenda che può arrivare fino a 2 milioni di euro al giorno. La multa sarebbe retroattiva a partire dal 15 dicembre, data di scadenza a suo tempo prevista dalla commissione per gli adempimenti previsti.

La vicenda, come ricorderete, è quella che aveva già visto la Microsoft oggetto della sanzione più severa nella storia dell’ antitrust europeo. Quasi 500 milioni di euro di multa furono infatti inflitti alla multinazionale americana, accusata di abuso della posizione dominante di mercato, per avere inglobato nel sistema operativo XP il software per la riproduzione di contenuti multimediali Windows Media Player ed impedendo in tal modo l’ accesso a questa fetta di mercato a concorrenti come RealAudio, iTunes etc.

La presa di posizione dell’ antitrust europeo, comunque non si è limitata a questo aspetto, andando a toccare questioni di maggiori importanza, quali la mancanza di documentazione e delle specifiche delle soluzioni in ambito Client/Server di casa Microsoft.

La Commissione Europea ha così imposto a Microsoft di rilasciare una documentazione esaustiva relativa alle implentazioni di sistemi in questo ambito, a chiunque ne faccia richiesta[1] in modo da garantire l’ interoperabilità con soluzioni alternative e la concorrenza in questa importante fetta del mercato ICT concedendo al gigante di Gates fino al 15 Dicembre 2005 per adempiere alle richieste, che ad oggi risultano completamente disattese.

A questo punto l’ esecutivo di Bruxelles ha reso noto che “è stata inviata dall’Ue una «dichiarazione di obiezioni» contro la società riguardo il mancato adempimento a certi obblighi stabiliti da una decisione della Commisisone dello scorso marzo 2004″ e che la Microsoft ha tempo fino al 15 gennaio 2006 per soddisfare le richieste, pena la sanzione che può arrivare a 2 milioni di euro quotidiane a partire dalla data di scadenza originale del 15 dicembre 2005.

Da parte sua la società ritiene la decisione della UE “ingiustificata” e che rispettare le ultime richieste, aprendo i propri codici sorgente ai produttori di server rivali, “può aprire la porta alla produzione di cloni di parti del sistema operativo Windows”

Prendo l’ occasione per ringraziare l’ Avvocato Carlo Piana dello studio legale Tamos Piana & Partners per il lavoro svolto come Difensore della Free Software Foundation Europe nella causa T-201/04R contro Microsoft.

Per approfondire:

Microsoft contro i cittadini dell’Unione Europea
Ma l’antitrust non è affare privato
FSFE aiuterà Microsoft a rimettersi in piedi
[FSFE] Come far rispettare a Microsoft le Autorità Europee
Microsoft e antitrust UE: fatte le sanzioni, bisogna fare il mercato

[1] Una delle entità maggiormente interessata alla questione è naturalmente il Team Samba che implementa una versione libera del protocollo SMB/CIFS e che assieme alla Free Software Foundation Europe ha difeso le ragioni dell’ antitrust europeo affrontando Microsoft in tribunale.



 
 

Al Senato si blocca rinnovo del “USA Patriot Act”

Posted by Marco Frattola on December 17, 2005
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Con 52 voti contro 47, il Senato degli Stati Uniti d’America (grazie ad almeno otto voti repubblicani), ha impedito la chiusura del dibattito e il voto finale. Tali 16 disposizioni fondamentali del Patriot Act scadranno dunque il 31 dicembre 2005.

La legge (”Uniting and Strengthening America by Providing Appropriate Tools Required to Intercept and Obstruct Terrorism Act of 2001″) in questione era stata promulgata negli USA dopo gli attacchi alle Twin Towers dell’11 settembre 2001 (esattamente fu firmata da Bush il 26 sett. 2001), e ha permesso di limitare sensibilmente le libertà personali dei cittadini ufficialmente in nome della lotta al terrorismo.

La reazione della Casa Bianca non si è fatta attendere: «Nella guerra al terrorismo» – ha detto Scott McClellan, il portavoce di Bush – «non possiamo permetterci di restare senza questi strumenti vitali anche solo per un momento».
In realtà, la legge potrebbe ancora essere riapprovata, a patto che venga revisionata in un’ottica di maggior rispetto delle libertà civili (così hanno affermato i senatori contrari).

Vogliamo cogliere, anche solo per un attimo, questo fatto come un minimo segnale di speranza, per il risveglio di una certa sensibilità verso i diritti civili.
Giustificare il rinnovo di tali norme di umiliazione delle libertà civili, con la formulina magica della “lotta al terrorismo domestico”, sarebbe stato un significativo passo verso l’assuefazione degli americani (e di riflesso del resto del mondo, così veloce nel reperire tutte i trend peggiori imposti dagli USA).

Riferimenti:

http://www.rainews24.it/Notizia.asp?NewsID=58644

http://www.adnkronos.com/3Level.php?cat=Esteri&loid=1.0.247176386

http://www.epic.org/privacy/terrorism/hr3162.html

http://en.wikipedia.org/wiki/USA_PATRIOT_Act

http://www.eff.org/patriot/



 
 

Florian Mueller “Attivista Europeo” del 2005

Posted by Valerio Ravaglia on December 01, 2005
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Florian Mueller, il fondatore della campagna “NoSoftwarePatents” non è stato eletto come “Europeo dell’ anno” ma è risultato il vincitore della categoria Campaigner of the Year (attivista europeo dell’ anno).

L’ ottimo risultato del fronte che negli scorsi mesi si è opposto con successo alla direttiva europea sui brevetti software è stato sottolineato con la vittoria dell’ ex Primo Ministro francese Michel Rocard del Gruppo socialista al Parlamento europeo nella categoria Europarlamentare dell’ anno

Tutti i risultati



 
 

FSFE Fellow meeting a Milano

Posted by Valerio Ravaglia on November 11, 2005
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Sabato 12 novembre sarà a Milano il vice presidente della Free Software Foundation Europe, Jonas Oberg. Per l’occasione, la sezione italiana di FSFE sta organizzando un incontro dedicato ai Fellow della FSFE, a coloro che vogliono diventarlo, e a chiunque voglia saperne di più sulle attività dell’organizzazione europea in difesa del software libero e delle libertà digitali.

Ci incontreremo presso la sede del MiLUG a Rho in via Marziale 9 a partire dalle 18.30 di Sabato.

Successivamente, verso le 20 andremo in una trattoria sempre a Rho. Prenoteremo per 15 persone, che sembra una quantità plausibile visto il riscontro avuto. Al massimo chiederemo al ristoratore di aggiungere qualche tavolo :)

Per arrivare alla sede di Rho, in mancanza di un mezzo proprio, ci si può coordinare con il MiLUG per un pick-up collettivo alla fermata del nuovo metro Rho-fiera.

Scrivere a ml-milug AT milug DOT org per informazioni.

Comunicato FSFE



 
 

Onda de liberdade

Posted by Valerio Ravaglia on October 31, 2005
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Nonostante i recenti travagli che il Governo Lula si è trovato ad affrontare, il programma di diffusione del software libero e delle tecnologie aperte avviato dall’attuale amministrazione, sembra trovare sempre più spazio e consenso all’interno della società civile brasiliana. L’impressione è che il software libero nel paese verde e amarelo possa superare il punto di “non ritorno”.

L’onda anomala del software libero in Brasile prosegue senza sosta. Pochi giorni fa` Corinto Meffe, rappresentante della segreteria della Logistica e della Tecnoglia dell’Informazione del Ministero della Pianificazione, in un suo intervento, durante la cerimonia di apertura del III Fórum de Software Livre dello Stato di Rio de Janeiro, ha infatti dichiarato che non è previsto alcun cambiamento di rotta nelle politiche di appoggio e di promozione del software libero da parte del Governo Federale, ha anzi ribadito la volontà di cominciare ad investire pesantemente nelle università e di accelerare il processo di migrazione al software libero da parte della pubblica amministrazione, con la garanzia che il software libero farà parte della politica statale.

Sempre nel corso del III Fórum de Software do Rio de Janeiro, il Governo dello Stato di Minas Gerais ha presentato il progetto Escolas em Rede, che prevede l’utilizzo di software libero per l’informatizzazione delle circa 4.000 scuole della rete pubblica dello stato.

Si moltiplicano intanto in tutto il paese le iniziative che in qualche modo riguardano il software libero e i temi dell’inclusione sociale. Si è appena conclusa a Manaus la terza edizione dell’Eslam – Encontro de Software Livre do Amazonas – che ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Sergio Amadeu, del Presidente della Free Software Foundation Europe Georg Greve, nonchè di Richard Stallman in videoconferenza. Nell’ottica dell’apertura, dello scambio culturale, del rispetto degli individui e della condivisione della conoscenza, l’evento ha visto la partecipazione di una rappresentanza della tribu indigena amazzonica Bayoroá-Aengbá. A questo indirizzo è possibile consultare la galleria fotografica della manifestazione.

Per i giorni 3,4 e 5 di Novembre a São Paulo si svolgerà il CONISLI – Congresso Internacional de Software Livre dove si prevede un’ affluenza di circa 1.500 persone, mentre il 3/4 dicembre si svolgerà nei pressi di Florianópolis la 6a edizione dell’OpenBeach un incontro annuale per la comunità del software libero brasiliana e non solo, che si svolge in un luogo direi incantevole. Decisamente semplice ed allettante anche il programma:

Com objetivo de recreação e lazer o OpenBeach deste ano terá muita praia, bate papos sobre Software Livre, muita praia , bate papos sobre Software Livre, descanso , Lual na beira da Praia e da Piscina, passeios , descanso , muita praia e mais bate papo sobre Software Livre

Questi sono solo esempi, ma le iniziative e le attività che nascono e si muovono attorno al software libero in Brasile sono davvero tantissime. Non potendo dilungarmi ad illustrarvele tutte, ricordo infine la più importante e cioè la 7a edizione del FISL – Fórum Internacional Software Livre – che si svolgerà dal 19 al 22 Aprile 2006, come di consueto a Porto Alegre, nello stato di Rio Grande do Sul.



 
 

Alla scoperta dei “Pontos De Cultura”

Posted by Marco Frattola on October 25, 2005
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Siamo lieti di comunicare la nostra adesione all’iniziativa:

Pontos de Cultura: alla scoperta di un’esperienza di libertà.

Il Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa vi invita alla
scoperta dei Pontos de Cultura, un’esperienza e una
sperimentazione dal basso nel campo delle libertà digitali
e della comunicazione, che parte dal Brasile.

Un Ponto de Cultura è una postazione d’accesso digitale,
un punto dove non solo si accede alla connessione internet,
ma anche alla formazione di base, agli strumenti
e alla cultura multimediale.
Una centrale multimediale, appunto, in grado di fornire la
connessione, la formazione necessaria, la piattaforma
per la registrazione e la diffusione audio-video…
…Tutto secondo i principi del copyleft.

“Un’esperienza che avvicina le persone alla tecnologia senza impedirgli
di cooperare tra di loro, anzi incoraggiando la condivisione della
conoscenza liberandole dalla schiavitù delle logiche proprietarie ed
escludenti.”

Parliamone!

Venerdì 28 ottobre 2005

Dalle 18:30 alle 19:30, interventi di:

ORIANA PERSICO
Dagli EPN francesi ai Pontos de Cultura brasiliani:
politiche di accesso e possibili strategie di azione
nel panorama italiano.

FIORELLO CORTIANA
Sapere libera tutti“, un wiki per scrivere il
programma dell’innovazione tecnologica.

LAURA TETTAMANZI
Media e mediattivismo.

Dalle 19:30 alle 20:30
collegamento diretto in streaming
dalla Casa della Cultura tainã, Brasile. Libero scambio di
idee ed esperienze.

Dalle 20:30
Discussione con i partecipanti.

A oltranza...
Tamburando a ritmo di Brasile:
cibo e video e musica direttamnete dai Pontos.

c/o Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa
Viale Monza 255
Milano
MM1 Precotto



 
 

Un (piccolo?) passo (storico?) di Microsoft verso il Software Libero?

Posted by Valerio Ravaglia on October 19, 2005
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Microsoft ha annunciato oggi la pubblicazione di tre nuovi modelli di licenza che verranno applicati al programma “Shared Source”. Secondo i primi commenti rilasciati dalla Free Software Foundation Europe, almeno due di queste licenze sembrerebbero soddisfare i requisiti del Software Libero. Stiamo assistendo al primo vero passo da parte di Microsoft verso il Software Libero?

“Ad una prima rapida analisi della FSFE, la “Microsoft Permissive License” (Ms-PL) e “Microsoft Community License” (Ms-CL) sembrano soddisfare i quattro criteri che definiscono il Software Libero. In particolare, la Ms-CL sembra addirittura un’implementazione dell’idea
del Copyleft, che è stato realizzato inizialmente dalla GNU General Public License (GNU GPL).”

Queste le parole del Presidente in carica della Free Software Foundation Europe George Greve, contenute nel comunicato stampa divulgato poche ore fa. La notizia fa un certo effetto se pensiamo che fino a poco tempo fa la Microsoft stessa non esitiva a definire la GPL e il software libero come “un cancro” e comunista come sottolineato sempre dalla FSFE nello stesso comunicato, sopratutto se consideriamo anche la pubblicazione in contemporanea da parte della stessa società di questa pagina.

Naturalmente non si sa ancora di nulla di come tali licenze verranno effettivamente applicate al software della multinazionale americana e sopratutto con quale estensione. Restiamo in osservazione con la speranza (per ora ancora piuttosto vana) di potere dire a breve: “Benvenuta Microsoft!”

Per approfondire:
Il comunicato stampa della FSFE
Microsoft Licensing – Toward Open Source
Matusow’s Blog – Shared Source Licensing
Microsoft – Shared Source Licenses



 
 

Un hacker come europeo dell’ anno?

Posted by Valerio Ravaglia on October 15, 2005
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Si tratta del concorso “Ev50 – The Europeans of the years” per il quale Florian Mueller, il fondatore della campagna “NoSoftwarePatents”, è stato nominato come concorrente per il prestigioso titolo di “Europeo dell’ anno”. La votazione si svolge tramite il terreno a noi congeniale della consultazione pubblica su Internet, leggittimo dunque sperarci.

Dal sito nosoftwarepatents.com:

“I brevetti software rappresentano un intralcio all’innovazione e una minaccia ingiusta agli sviluppatori e agli utenti del software. Il 6 luglio, il Parlamento Europeo fortunatamente respinse una proposta per una direttiva sui brevetti software, pero’ la lotta va avanti.
Oggi abbiamo un’opportunita’ di primo livello per far sì che leader politici, mezzi d’informazione e cittadini di tutto il mondo possano comprendere l’importanza della nostra causa. Vi preghiamo percio’ di darci il vostro voto e di aiutarci ad ottenere altri voti, affinche’ il fondatore della campagna “NoSoftwarePatents” sia eletto come Europeo dell’Anno. “

La procedura di votazione è molto semplice e non richiede particolari attenzioni se non quella di esprimere un voto per tutte le categorie, pena l’ annullamento del voto stesso. Le modalità e le preferenze di voto per le persone che si sono distinte nell’ appoggiare la causa dell’ opposizione ai brevetti software sono spiegate in questa pagina

Come possiamo leggere sul sito nosoftwarepatents.com esprimere la preferenza per Florian Mueller e per le persone che in qualche modo ci hanno aiutato nell’ opposizione alla direttiva sui brevetti software, oggi può risultare molto importante per le future battaglie che ci attendono.

Fatevi sentire quindi, come cittadini europei date la vostra preferenza agli amici che hanno sacrificato così tanto tempo e risorse per evitare all’ Europa quella tragedia che tutti conosciamo con il nome di “brevetti software”.

“Immaginate cosa significherebbe se il nostro candidato ricevesse un riconoscimento altamente prestigioso sponsorizzato in parte da Microsoft. Tutto questo ad un evento di gala presentato da un lobbista pro brevetti software come Pat Cox. Riuscirebbe a fare un discorso di ringraziamento davanti a numerosi membri della Commissione Europea e a capi di governo europei. I leader politici europei si troverebbero a doverci ascoltare come non mai e l’argomento farebbe il giro del mondo. Florian ha promesso di donare il premio in denaro alla FFII in caso di vittoria.”

Prendo l’ occasione anche per ricordare cosa disse il parlamentare europeo Alexander Stubb (PPE-DE) in occasione del dibattito post-votazione sui brevetti:

“(…) To Goliath, or the bigger companies, I say ‘get your act together’. Your lobbying was miserably bad. The Open Source folk beat you hands down, by 100 to zero.”

Mi piacerebbe vedere che aveva tremendamente ragione e che quelli che lui chiama “Open Source folk” assieme sanno veramente fare grandi cose. Secondo me, è importante che spendiate 5 minuti su Internet per questo voto.

Happy Hacking



 
 

Pangea Center

Posted by Marco Frattola on September 26, 2005
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Pangea è un Internet Center che offre la possibilità a immigrati e rifugiati politici (da almeno 35 Paesi diversi) di comunicare, mediante email e chat, con parenti e amici nei propri paesi d’origine.

Pangea si trova a Linz, seconda città austriaca, dove accanto alle tradizioni e al dialetto, si sviluppano centri dove crescono formazione, nuove tecnologie e incontro interculturale.

Il progetto è nato quattro anni fà da un workshop multimediale di Medea ed ha visto la luce anche grazie ai fondi del governo della regione e della città di Linz.

Dal punto di vista tecnico, gran parte del “merito” della buona riuscita va naturalmente al Software Libero, su cui è basata l’intera archittetura, che ha visto due fasi di evoluzione.
L’impianto iniziale era basato su dei PC che l’amministrazione locale di Linz donò (dei Pentium 100 con 64Mb di RAM) – certamente non capaci di far girare uno qualunque dei pesanti e diffusi s.o. proprietari in circolazione – fungevano da thin client, avendo delle buone schede video per le quali utilizzare il server X-Window; le applicazioni vere e proprie (compreso l’ambiente grafico) invece girava su un server un po’ più carrozzato dal punto di vista hardware (la soluzione è basata interamente su Debian).
Con l’arrivo di nuovo materiale hardware, più potente, si è visto il passaggio a una nuova architettura e l’ausilio del LSTP, da Debian Woody a Sarge e da Gnome 1.4 a 2.8.

E` proprio Gnome che ha fatto la parte del leone, dal momento che i suoi punti forti sono proprio l’accessibilità e l’internazionalizzazione, che rendono immediato e trasparente l’utilizzo della medesima piattaforma, passando rapidamente dall’arabo all’indiano, senza alcun problema.

Fonti:


GNOME Deployment: Pangea

Pangea Center

Immagini



 
 

Nuova mailing-list contro il TCPA

Posted by Valerio Ravaglia on September 09, 2005
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Che cosa è il TCPA? Qui una breve spiegazione tratta da: http://www.complessita.it/tcpa/

Il Trusted Computing Group (TCG) è un alleanza di Microsoft, Intel, IBM, HP ed AMD per promuovere per computer più “sicuri”. La loro definizione di sicurezza è controversa; macchine costruite rispettando le loro specifiche saranno più “fidate” dal punto di vista dei
venditori di software e di contenuti, ma lo sarebbe meno dal punto di vista dei proprietari dei computer stessi. A tutti gli effetti, le specifiche TCG, trasferiranno il controllo definitivo del tuo computer da te stesso a chiunque abbia scritto il software che utilizzi.

Qui invece una serie FAQ:
http://www.againsttcpa.com/tcpa-faq-it.html

L’indirizzo delal mailing-list è: no-tcpa@itlists.org

Per iscriversi: http://itlists.org/mailman/listinfo/no-tcpa