Per gran parte di quest’anno e del prossimo futuro, il fronte piu’ caldo su cui l’attivismo del Software Libero dovra’ agire, e’ quello del DRM (Digital Rights Management).
Proprio gli sforzi di rinnovamento della licenza di software libero piu’ diffusa e famosa, la GNU GPL, culmineranno nel rilascio della GPLv3.
Riportiamo di seguito il materiale piu’ significativo riguardante appunto il lavoro di FSF e FSFE su GPLv3 e DRM.
- GPLv3: Stesura della versione 3 della GNU General Public License
- DRM and GPLv3
- Transcript of Richard Stallman at the 4th international GPLv3 conference; 23rd August 2006
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Disney:
“Se le persone sapessero cos’e’ il DRM, avremmo gia’ fallito!”
FSFE: “DRM.info ferma il silenzio sul DRM!”
Il Software Libero e’ il
software che mette l’utente in grado di controllare i propri computer e
dispositivi. Al contrario, il Digital Restriction Management e’ una
tecnologia par mettere l’utente sotto il controllo di terzi fornitori di
materiali audiovisivi o testuali. Questi due fini appaiono
fondamentalmente incompatibili per FSFE.
Ma non e’ solamente FSFE a vedere problemi con il DRM. La societa’ tedesca
per le scienze informatiche (”Gesellschaft für Informatik”) dice: “Se il
DRM prevalesse sul mercato, allora gli utenti perderebbero il controllo
dei loro computer” [1]. Symantec condivide questa opinione: “Come
risultato, i clienti di tutto il mondo perderanno la possibilita’ di
scegliere le soluzioni per la sicurezza che vogliono usare sui propri
sistemi operativi, e saranno costretti ad utilizzare quelle soluzioni
offerte o permesse da Microsoft” [2].
Questa perdita di controllo significa che case editrici, stazioni TV,
governi (incluse le loro amministrazioni), banche, societa’ produttrici ed
individui, perderanno il controllo non solo sulle loro schede grafiche,
monitor e dischi, ma anche sui loro cellulari, fotocamere digitali e
qualsiasi altra periferica digitale che in teoria dovrebbe essere in loro
possesso.
Nonostante FSFE sia convinta che non ci sia nessun motivo legittimo per
cui una societa’ costruita sulla liberta’ e la democrazia dovrebbe
considerare giusto che qualcuno metta l’uso personale di computer e
dispositivi sotto il controllo di terze parti, siamo costretti a
riconoscere che ampi provvedimenti legislativi sono stati adottati in
tutto il mondo proprio a questo scopo.
Per questo motivo consideriamo necessaria una revisione di trattati
internazionali e leggi come TRIPS, DMCA, EUCD e altri, e cercheremo di
farlo nelle sedi adeguate, nonostante sia un compito difficile e
probabilmente non di rapido successo.
Conoscendo la tabella di marcia che comporta e assumendo che le
tecnologie DRM non scompariranno in breve tempo, abbiamo anche una serie
di obiettivi legislativi di breve-medio termine:
-
Segnali di avvertimento di DRM sui prodotti
Ai consumatori dovrebbe essere data una giusta possibilita’ di non
comprare accidentalmente prodotti che li incatenino al controllo di
terze parti. Per poter prendere decisioni consapevoli, essi
dovrebbero ricevere le informazioni necessarie al momento
dell’acquisto. -
Permettere l’aggiramento delle misure DRM per scopi legali
L’uso legale di computer e dispositivi personali non dovrebbe mai
diventare illegale. Ma questo e’ proprio l’effetto ottenuto da alcuni
provvedimenti “anti-aggiramento”: operazioni permesse dalla legge
diventano illegali, non per l’operazione in se’, ma per l’aggiramento
necessario per esercitare un proprio diritto. -
Nessun DRM nel contesto della politica
I governi devono mantenere il pieno e sovrano controllo dei propri
dati, procedure e decisioni. Un utente di software con DRM, inclusi i
governi, non potra’ mai avere il pieno controllo sui propri computer.
Per questa ragione i sistemi DRM non devono avere spazio all’interno
della politica. -
Servizi pubblici per tutti
I servizi pubblici dovrebbero essere disponibili a tutti i cittadini,
inclusi quelli che fanno uso di
Software Libero. Dovrebbe
quindi essere obbligatorio fornire sempre un modo per accedere a
servizi e informazioni pubbliche tramite Software Libero.
DRM.info
Per affrontare questi problemi e portarli all’attenzione pubblica, FSFE
ha avviato DRM.info, una piattaforma
collaborativa di informazione con i contributi di organizzazioni
provenienti da diverse aree, tra cui diritti digitali, biblioteche,
tutela dei consumatori e comunita’ creative.
Visitate subito DRM.info e indirizzate
altri al sito mettendo un collegamento ad esso: aiutateci a diffondere la
notizia.
Supportare DRM.info
Il portale DRM.info e’ mantenuto dalla Free
Software Foundation Europe (FSFE), che si finanzia autonomamente
attraverso donazioni e i contributi
della
Fellowship di FSFE.
e’ anche possibile contribuire
come volontari.
-
[1]
http://www.gi-ev.de/fileadmin/redaktion/Download/GI-Position_Urheberrecht2006.pdf
-
[2]
http://www.symantec.com/enterprise/security_response/weblog/2006/08/assessment_of_vista_kernel_mod.html
Copyright (C) FSF Europe. Ultima modifica: 2006-10-14 20:14:33
La copia letterale e la distribuzione di questo articolo nella sua
integrita’ sono permesse con qualsiasi mezzo, a condizione che questa
nota sia riprodotta.
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La fine e l’inizio.
di Georg Greve
Pubblicato inizialmente sul quotidiano tedesco Handelsblatt Nr. 181, 17
settembre 2004, pagina 19.
Sapete che cos’e’ il “Digital Rights Management” (DRM) ? Ecco come funziona:
Il vostro giornale e’ disponibile unicamente tramite abbonamento – comprarlo
in un’edicola non e’ possibile. La casa editrice vi ha fatto accettare di leggere
il giornale solamente a casa. Non appena lasciate casa vostra, le lettere sulla
carta scompaiono – a meno che non abbiate pagato una maggiorazione
dell’abbonamento. E qualora cancelliate il vostro abbonamento, anche tutte le
lettere dei giornali che avete collezionato, spariranno.
Pensiate che io sia paranoico e abbia bisogno di visitare uno psichiatra?
Ebbene, questo scenario e’ basato completamente sulla realta’: “Janus”
e’ un servizio di Microsoft per “affittare” musica e segue esattamente il
modello descritto sopra. E se i clienti lo accettano, per la societa’ saranno
soldi facili.
Ci sono altre societa’ di IT che vogliono lucrare sul rights management: IBM
fornisce un chip apposito per i portatili, mentre Utimaco fornisce software per
la cifratura dei dati.
Ma che cosa ha a che fare tutto cio’ con i vostri diritti? Per scegliere il nome
del suo servizio, Microsoft si e’ rivolta alla mitologia romana: Giano era
adorato come il dio del principio e della fine. E nel nome di Microsoft e’
iniziata la fine dei diritti degli utenti e l’inizio delle loro restrizioni:
Digital Restriction Management – l’acronimo (DRM) e’ sempre lo stesso.
-
[1]
http://www.gi-ev.de/fileadmin/redaktion/Download/GI-Position_Urheberrecht2006.pdf
-
[2]
http://www.symantec.com/enterprise/security_response/weblog/2006/08/assessment_of_vista_kernel_mod.html
Copyright (C) FSF Europe. Ultima modifica: 2006-08-19 09:49:55 (reinhard)
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