Pubblichiamo il comunicato col quale AttivAzione.org si è presentata – nella persona di Valerio Ravaglia – alla conferenza stampa di stamattina “Mai più Kamasutra. Le proposte dei Verdi per gestire meglio i sistemi informativi del Comune“:
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Milano, 9 febbraio 2006
In un’epoca nella quale l’esistenza dell’individuo/cittadino passa perlopiù da canali telematici, riteniamo di indubbia gravità il fatto che le strutture informatiche di una amministrazione comunale, di una città come Milano, possano essere messe in ginocchio da alcune righe di codice maligno sviluppate, con molta probabilità , da uno o più ragazzini in cerca avventure tecnologiche o di dimostrare la loro abilità tecnica nel prendersi gioco delle tecnologie proposte dalle multinazionali del software.
La responsabilità dell’ accaduto non va comunque ricercata in fantomatici “hackers„ come ha irresponsabilmente affermato il Sindaco Albertini, ma piuttosto nella mancanza di cultura – in questo caso informatica – degli utenti della rete di elaboratori comunale, a una probabile mancanza di attenzione, passione per il proprio lavoro, preparazione, degli specialisti addetti e infine, a una congenita debolezza del software proprietario sviluppato da Microsoft.
Non è la prima volta infatti (con molta probabilità non sarà neanche l’ultima) che importanti servizi di interesse pubblico – ricordiamo una situazione analoga verificatasi qualche anno fà al sistema informatico delle Poste – vengono letteralmente messi al tappeto dai cosiddetti virus, ovvero da piccoli pezzi di codice, spesso tecnicamente banali e di facile realizzazione, che sfruttano vulnerabilità di sistemi e falle che troppo spesso vengo ignorate oppure, alla meno peggio, rimediate con colpevole ritardo.
Ci auguriamo che quest’ultimo increscioso fatto, possa costituire spunto di riflessione e dibatto sull’uso, da parte delle pubbliche amministrazioni, del software proprietario e chiuso, proposto da un’azienda straniera, la quale appare ormai da anni come assoluta padrona del panorama informatico internazionale, gestito in regime di monopolio (e come tale è stato sottoposto a forti sanzioni da parte dell’ autorità antitrust europea).
Esistono valide alternative alle metodologie di sviluppo e gestione proposte dal software proprietario, nate dalla comunità di ricerca mondiale e già adottate nel mondo, da diverse Amministrazioni, Istituti e Governi Nazionali; soluzioni software a codice aperto e accessibile, alternative che, oltre a fornire un più alto livello di sicurezza, risultano oltretutto più economiche e contribuiscono a una più ampia diffusione di quella cultura informatica che risulta sempre più necessaria.
Per Maggiori Informazioni: info@attivazione.org
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