Archive for February, 2006

E’ uscito “Permesso d’autore”

Posted by Marco Frattola on February 28, 2006
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Pubblicato da Libera Cultura di Stampa Alternativa, esce con
licenza Creative Commons il libro “Permesso d’Autore“, un viaggio tra
gruppi informali, associazioni e aziende che fanno della propria
professionalità strumenti per veicolare informazioni. Specificamente
dedicato alla scena italiana, il libro si articola in capitoli-schede
dedicati ad alcune di queste realtà sottolineando motivazioni di
partenza, risultati raggiunti, consolidamento di network, strumenti
software. E lo fa dando voce ai diretti protagonisti di questo genere
di produzione culturale. Protagonisti accomunati dalla scelta delle
licenze Creative Commons o della nota del copyleft letterario in modo
che i contenuti siano quanto meno liberamente riproducibili.

A presentarsi, nelle pagine di Permesso d’Autore, sono Wu Ming,
iQuindici, PeaceLink, il progetto F1rst, IlariaAlpi.it, Libera Cultura,
Politica Online, Vita.it e l’Associazione Nazionale Infermieri di Area
Critica
. Inoltre un bookmark finale traccia una linea di partenza per
chi voglia intraprendere un viaggio autonomo nel mondo della libertà di
cultura che parla italiano. Il libro vuole inoltre aprire la strada per
un cantiere in costruzione, attraverso il relativo sito
Permessodautore.it, dove altri produttori di cultura libera
potranno proseguire ed estendere la linea tracciata dall’autrice.

Antonella Beccaria, “Permesso d’Autore: percorsi per la produzione di
cultura libera”, 2006

Il testo integrale viene diffuso in tre formati: HTML, SXW
(OpenOffice.org) e PDF:

- File PDF (1010KB):
http://www.stampalternativa.it/liberacultura/books/permessodautore.pdf
- File HTML (290KB):
http://www.stampalternativa.it/liberacultura/books/permessodautore.html
- File SXW (81KB):
http://www.stampalternativa.it/liberacultura/books/permessodautore.sxw

[FSFE] Il futuro del Software Libero a Torino

Posted by Marco Frattola on February 24, 2006
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Riportiamo questo comunicato di FSF Europe – Chapter Italy:

FSF Europe – Chapter Italy Press Agency press at italy.fsfeurope.org
Wed Feb 22 16:28:16 CET 2006

La conferenza italiana sul processo di creazione della licenza GPLv3
si terrà a Torino il prossimo 18 marzo nell’Aula Magna “Giovanni
Agnelli” del Politecnico (Corso Duca degli Abruzzi 24). L’evento,
che avrà inizio alle 9,30 per concludersi alle 13,30, vedrà la
partecipazione di Richard Stallman, fondatore della Free Software
Foundation, che illustrerà il lavoro portato avanti per aggiornare
la licenza che protegge a oggi 100 milioni di utenti nel mondo
confermando come la GNU/GPL sia lo strumento legale più utilizzato
nell’ambito del software libero.

Come per la versione attuale della licenza, la GPLv2, la nuova versione
avrà lo scopo di garantire tutti quegli utenti che distribuiscono
software in modo da essere liberamente studiato, utilizzato, condiviso
e modificato. La GPLv2 tuttavia risale al 1991 e, a quindici anni di
distanza, è necessario che venga aggiornata per comprendere le
evoluzioni legali e tecniche che nel frattempo si sono registrate.
Oltre – punto importante – proteggere il Software Libero dalle minacce
paventate dai brevetti e dai sistemi noti come Digital Restrictions
Management (DRM).

La nuova versione, dunque, incorporerà tutto ciò e terrà conto anche delle
specifiche discipline giuridiche che differiscono a seconda dell’area
geografica di appartenenza degli utenti. La conferenza di Torino si
inquadra in particolare all’interno di questo aspetto in modo
che la situazione europea possano essere discussa con informatici,
giuristi e appassionati al mondo del software libero. Ma costituisce
anche un’occasione, per chi è un semplice spettatore, di avvicinarsi
alle tematiche legali e ai principi della Free Software Foundation.

Del resto, FSF – attraverso le sue consociate Free Software Foundation
Europe, Latin America e India – ha avviato un progetto collaborativo
perché gli input siano ampi e per individuare il modo migliore
attraverso cui integrarli senza alterare con la GPLv3 le fondamenta del
costrutto giuridico alla base del Software Libero.

Per maggiori informazioni:
http://fsfeurope.org/projects/gplv3/
http://gplv3.fsf.org/

Ufficio stampa di FSFE in Italia:
press at italy.fsfeurope.org

I ragazzi e(x)sclusi di Guaraú

Posted by Valerio Ravaglia on February 16, 2006
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Ivana Traversin, Valerio Ravaglia (São Paulo – Brasil, 21.1.2006)

E’ sabato mattina e sono ancora a São Paulo. Dato che per il mio rientro in Italia ho preso l’impegno di tenere una presentazione nell’ambito di una manifestazione denominata OpenDay a Busto Garolfo, in questi giorni con l’aiuto di Ivana, ho raccolto del materiale sui programmi di inclusione digitale messi in atto dal Governo brasiliano; ma domani sera ho l’aereo di rientro per l’Italia, praticamente l’ ultima occasione per fare visita ad un telecentro.

I telecentros sono uno dei circa 50 progetti governativi relativi all’inclusione digitale. Sono dei locali attrezzati con una ventina di personal computer ed accesso ad Internet a banda larga. Vengono implementati nelle zone più povere della città. La gente può utilizzare queste strutture liberamente e gratuitamente, disponendo anche dell’ausilio di personale con una certa preparazione tecnica che fornisce corsi di preparazione a vari livelli. L’ unico vincolo è per i bambini che non possono accedere ai centri negli orari di scuola. Nei computer è presente solo software libero ed in particolare GNU/Linux con una distribuzione appositamente realizzata, basata su Debian denominata Sacix.

Tramite una veloce consultazione al sito della Prefettura scopriamo che uno dei 128 telecentros della città è facilmente raggiungibile. Armato di macchina fotografica io, carta e penna Ivana, arriviamo in breve tempo. Il tempo giusto per fare una bellissima esperienza.

Quelli che seguono sono gli appunti di Ivana assieme a qualche foto che ho realizzato.



Telecentro Jardim Guaraú: 3.422 utenti registrati.

Il telecentro è stato inaugurato il 30 giugno 2004. Del totale degli utenti, 42% sono di sesso maschile, 2% hanno la formazione scolastica di base incompleta e 28%
hanno fra 11 e 16 anni. Il costo di realizzazione della struttura è stato di 125.000 reais che attualmente corrispondono a circa 50.000 euro.

Quando non sono impegnati nel tenere i corsi di informatica agli utenti, i due coordinatori forniscono assistenza nell’uso dei 20 calcolatori disponibili, di Internet, nelle attività scolastiche, nei giochi etc. Fernando Yukio, di 25 anni, è uno dei coordinatori. Ha inviato il suo curriculum alla prefettura, è stato selezionato e ha fatto il corso previsto per diventare insegnante/coordinatore. “Stavo cercando lavoro e ho ricevuto proposte che mi avrebbero permesso di guadagnare di più, ma ho deciso di lavorare nel telecentro perché è un modo per aiutare la comunità”, lui racconta.

Fernando è di origine giapponese e abita nel quartiere orientale della città, chiamato Liberdade. Per arrivare al lavoro, deve affrontare quotidianamente 2 ore di pullman per l’ andata e 2 ore per il ritorno a casa (la linea metropolitana in questa parte della città è ancora in fase di realizzazione), ma la distanza sembra non scoraggiarlo: “Questa esperienza ha cambiato la mia vita. Non ci sono soldi che possano pagare le amicizie che ho fatto qui.”

In un anno e mezzo di funzionamento, il telecentro non ha cambiato solo la vita di Fernando, ma anche il quotidiano della comunità che gli ruota intorno. Guilherme Dutra, di 13 anni, è stato uno dei primi a registrarsi nel telecentro. Lui è lì tutti giorni, dove passa circa 2 ore navigando in Internet e utilizzando sistemi di messaggistica come Orkut e MSN. Prima di iniziare a frequentare il telecentro, il suo sogno era, come per la gran parte dei bambini brasiliani della stessa età, diventare un grande calciatore. Adesso prende in seria considerazione anche la possibilità di proseguire lo studio dell’ informatica, che pare avergli dato diverse soddisfazioni. “Tutto ciò che ho imparato del computer è stato da solo, non ho avuto il bisogno di fare il corso base di informatica”, dice con orgoglio.

Alessandro Valerio da Silva, di 21 anni, frequenta il telecentro da soli 3 mesi, ma ha già fatto molte amicizie e elogia il programma della prefettura. Si muove con la sicurezza di un guida della comunità e afferma: “Il telecentro impedisce l’entrata nel mondo della malavita e della droga. Oltre che per Internet, la gente viene qui per ritrovarsi. Il posto è un punto di incontro.”

Sulle differenze fra Linux e Windows, i ragazzi che frequentano il posto hanno dei dubbi, di fatto pochi degli utenti del telecentro ha mai utilizzato o visto Windows. Luan Teixeira Da Silva, di 15 anni, rischia un parere: “Linux è più difficile, ma ci da la libertà di fare tutto”. Fernando interviene in modo categorico: “Il software libero rende liberi anche noi”.


Giusto il tempo di strapparmi una promessa per la prossima occasione, vale a dire di portare con me almeno una T-shirt della FSF Europe, di insegnarmi il modo particolare con cui si salutano e ce ne andiamo con il messaggio che i ragazzi del telecentro di Guaraú ci hanno lasciato: “Um outro mundo é possivel”, naturalmente: migliore.

[AttivAzione.org] Le alternative per gestire meglio i sistemi informativi del Comune

Posted by Marco Frattola on February 09, 2006
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Pubblichiamo il comunicato col quale AttivAzione.org si è presentata – nella persona di Valerio Ravaglia – alla conferenza stampa di stamattina “Mai più Kamasutra. Le proposte dei Verdi per gestire meglio i sistemi informativi del Comune“:

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Milano, 9 febbraio 2006

In un’epoca nella quale l’esistenza dell’individuo/cittadino passa perlopiù da canali telematici, riteniamo di indubbia gravità il fatto che le strutture informatiche di una amministrazione comunale, di una città come Milano, possano essere messe in ginocchio da alcune righe di codice maligno sviluppate, con molta probabilità, da uno o più ragazzini in cerca avventure tecnologiche o di dimostrare la loro abilità tecnica nel prendersi gioco delle tecnologie proposte dalle multinazionali del software.

La responsabilità dell’ accaduto non va comunque ricercata in fantomatici “hackers„ come ha irresponsabilmente affermato il Sindaco Albertini, ma piuttosto nella mancanza di cultura – in questo caso informatica – degli utenti della rete di elaboratori comunale, a una probabile mancanza di attenzione, passione per il proprio lavoro, preparazione, degli specialisti addetti e infine, a una congenita debolezza del software proprietario sviluppato da Microsoft.

Non è la prima volta infatti (con molta probabilità non sarà neanche l’ultima) che importanti servizi di interesse pubblico – ricordiamo una situazione analoga verificatasi qualche anno fà al sistema informatico delle Poste – vengono letteralmente messi al tappeto dai cosiddetti virus, ovvero da piccoli pezzi di codice, spesso tecnicamente banali e di facile realizzazione, che sfruttano vulnerabilità di sistemi e falle che troppo spesso vengo ignorate oppure, alla meno peggio, rimediate con colpevole ritardo.

Ci auguriamo che quest’ultimo increscioso fatto, possa costituire spunto di riflessione e dibatto sull’uso, da parte delle pubbliche amministrazioni, del software proprietario e chiuso, proposto da un’azienda straniera, la quale appare ormai da anni come assoluta padrona del panorama informatico internazionale, gestito in regime di monopolio (e come tale è stato sottoposto a forti sanzioni da parte dell’ autorità antitrust europea).

Esistono valide alternative alle metodologie di sviluppo e gestione proposte dal software proprietario, nate dalla comunità di ricerca mondiale e già adottate nel mondo, da diverse Amministrazioni, Istituti e Governi Nazionali; soluzioni software a codice aperto e accessibile, alternative che, oltre a fornire un più alto livello di sicurezza, risultano oltretutto più economiche e contribuiscono a una più ampia diffusione di quella cultura informatica che risulta sempre più necessaria.

Per Maggiori Informazioni: info@attivazione.org

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Comune di Milano, virus e Software Libero

Posted by Valerio Ravaglia on February 08, 2006
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In seguito alla vicenda del virus che ha colpito e steso il sistema informatico del Comune di Milano, il gruppo dei Verdi ha indetto una conferenza stampa per domani giovedì 9 febbraio ore 12.30 presso la sala dei Gruppi Consiliari del Comune (Via Marino 7, terzo piano).

Interverrò anche io come rappresentante di AttivAzione.org e portavoce per il comunicato della FSFE

Mai più Kamasutra. Le proposte dei Verdi per gestire meglio i sistemi informativi del Comune.

Giovedì 9 febbraio alle ore 12.30 presso la sala dei Gruppi Consiliari del Comune di Milano, sita in Via T.Marino n.7, al 3° piano, si terrà una conferenza stampa per illustrare le possibili alternative ad alta sicurezza e affidabilità che la tecnologia del software libero offre per una gestione ottimale dei sistemi complessi.

Parteciperanno : Maurizio Baruffi (consigliere comunale Gruppo Verdi), Marcello Saponaro (consigliere regionale Gruppo Verdi), Lele Rozza (analista funzionale), Valerio Ravaglia (di attivazione.org), nonché come special guest Paolo Attivissimo.

Maurizio Baruffi

Consigliere Comunale di Milano

www.ilbaruffi.it

tel. 0288450208-9

Comunicato Free Software Foundation Europe

Ulteriori Info:
Paolo Attivissimo blog

OpenDay 2006 – Liberi di conoscere, liberi di pensare

Posted by Marco Frattola on February 08, 2006
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SemLUG e MiLUG organizzano con il patrocinio del comune di Busto Garolfo una giornata dedicata al software libero.
Sabato 11 febbraio, ore 9:30 – presso la scuola elementare “Tarra” in via Roma a Busto Garolfo

  1. Giuliano – Mauro (SemLUG)
    • Talk sui programmi di uso comune su QiLinux o
      QiLinux Docet
    • 9.30 ~ 10.45

  2. Fabio e Tiziana (SemLUG)
    • Utilizzo di OpenOffice.org
    • 11.15 ~ 12.00

  3. Igor Guida (Presidente MiLUG)
    • Introduzione all’OpenSource (Free software)
    • 14.00 ~ 14.30

  4. Marco Tenconi (Consigliere MiLUG)
    • Installazione di una distribuzione GNU/Linux (in
      coabitazione con Windoze, probabilmente Ubuntu o Mandriva)
    • 14.45 ~ 15.45

  5. Roberto Aliprandi e Gianluca Salvati (educatore Stripes
    Area 14/18)
    • Presentazione dell’esperienza avuta nel centro Azzurro
      con la messa in opera di un laboratorio GNU/Linux basato su ubuntu
    • 16.00 ~ 16.30

  6. Valerio Ravaglia (Consigliere MiLUG – AttivAzione.org)
    • Presentazione di Democrazia ed inclusione digitale:
      l’esperienza Brasiliana.
      Il software libero come strumento di
      trasformazione sociale – Illustrazione dei programmi di inclusione
      digitale della Pubblica Amministrazione brasiliana.
    • 16.45 ~ 17.15

  7. Stefano Maffulli (Cancelliere Italiano FSF Europe
    e membro MiLUG)
    • Progetto GNU e licenza GPL: software libero per la
      democrazia digitale
    • 17.30 ~ 18.00