“Ho dato a Microsoft tutte le possibilità per far fronte ai suoi impegni. Adesso l’unica alternativa che ci resta è quella di procedere formalmente”
E’ la dichiarazione di Neelie Kroes, commissario alla Concorrenza della Comunità Europea.
Per non avere rispettato gli obblighi imposti nel Marzo 2004 dalla Commissione UE in tema di antitrust, la multinazionale statunitense corre ora il rischio di una ammenda che può arrivare fino a 2 milioni di euro al giorno. La multa sarebbe retroattiva a partire dal 15 dicembre, data di scadenza a suo tempo prevista dalla commissione per gli adempimenti previsti.
La vicenda, come ricorderete, è quella che aveva già visto la Microsoft oggetto della sanzione più severa nella storia dell’ antitrust europeo. Quasi 500 milioni di euro di multa furono infatti inflitti alla multinazionale americana, accusata di abuso della posizione dominante di mercato, per avere inglobato nel sistema operativo XP il software per la riproduzione di contenuti multimediali Windows Media Player ed impedendo in tal modo l’ accesso a questa fetta di mercato a concorrenti come RealAudio, iTunes etc.
La presa di posizione dell’ antitrust europeo, comunque non si è limitata a questo aspetto, andando a toccare questioni di maggiori importanza, quali la mancanza di documentazione e delle specifiche delle soluzioni in ambito Client/Server di casa Microsoft.
La Commissione Europea ha così imposto a Microsoft di rilasciare una documentazione esaustiva relativa alle implentazioni di sistemi in questo ambito, a chiunque ne faccia richiesta[1] in modo da garantire l’ interoperabilità con soluzioni alternative e la concorrenza in questa importante fetta del mercato ICT concedendo al gigante di Gates fino al 15 Dicembre 2005 per adempiere alle richieste, che ad oggi risultano completamente disattese.
A questo punto l’ esecutivo di Bruxelles ha reso noto che “è stata inviata dall’Ue una «dichiarazione di obiezioni» contro la società riguardo il mancato adempimento a certi obblighi stabiliti da una decisione della Commisisone dello scorso marzo 2004″ e che la Microsoft ha tempo fino al 15 gennaio 2006 per soddisfare le richieste, pena la sanzione che può arrivare a 2 milioni di euro quotidiane a partire dalla data di scadenza originale del 15 dicembre 2005.
Da parte sua la società ritiene la decisione della UE “ingiustificata” e che rispettare le ultime richieste, aprendo i propri codici sorgente ai produttori di server rivali, “può aprire la porta alla produzione di cloni di parti del sistema operativo Windows”
Prendo l’ occasione per ringraziare l’ Avvocato Carlo Piana dello studio legale Tamos Piana & Partners per il lavoro svolto come Difensore della Free Software Foundation Europe nella causa T-201/04R contro Microsoft.
Per approfondire:
Microsoft contro i cittadini dell’Unione Europea
Ma l’antitrust non è affare privato
FSFE aiuterà Microsoft a rimettersi in piedi
[FSFE] Come far rispettare a Microsoft le Autorità Europee
Microsoft e antitrust UE: fatte le sanzioni, bisogna fare il mercato
[1] Una delle entità maggiormente interessata alla questione è naturalmente il Team Samba che implementa una versione libera del protocollo SMB/CIFS e che assieme alla Free Software Foundation Europe ha difeso le ragioni dell’ antitrust europeo affrontando Microsoft in tribunale.