Esci dalla preistoria ed abbandona i dinosauri.

Posted by Valerio Ravaglia on April 19, 2005
AttivAzione, software libero

Microsoft Italia® ha da qualche tempo avviato una nuova, martellante, campagna pubblicitaria dedicata alla nuova versione di Office, denominata 2003. Adesso non ci chiedono più “dove vogliamo andare”, ce lo indicano direttamente loro: dobbiamo uscire dalla preistoria. Qualche considerazione tra il serio e il faceto.

Negli spot (dategli un’ occhiata, è uno spasso!) si dice testualmente:

“Esci dalla preistoria! Il lavoro si è evoluto. La tecnologia si è evoluta. Microsoft Office si è evoluto. E tu?”

Ed io ho fatto un esperimento:

Un amico mi ha gentilmente concesso l’ uso del suo personal computer dotato di una versione di Microsoft® Windows® 2000, release qualchecosa, service pack qualcosa e dotato di una versione di Microsoft Word® versione 9.0.3821 SR-1

Ho creato un simpatico file contenente semplicemente 2 parole e più precisamente: “Ciao mondo” il file è stato poi salvato con il nome “mondo.doc”.

Lo stesso amico, che stà seriamente prendendo in considerazione di abbandonare i dinosauri, ha infatti installato sul pc anche OpenOffice.Org e più precisamente la versione 1.1.3.
Eseguo quindi la stessa operazione con l’ elaboratore testi di OpenOffice creando lo stesso identico file contentente le stesse identiche due parole ed i risultati sono questi:

File di word = 19.456 bytes
File di openoffice = 5.248 bytes

Il file di Openoffice risulta quasi quattro volte più piccolo!

Le parole “Ciao mondo” valgono 10 byte, cosa diavolo ci sarà nelle altre migliaia di bytes di entrambe le versioni? “I formati!” direte voi, ed è vero, ma tra i due file c’è un’ importante differenza: in quello di OpenOffice potete vedere l’ _intero contenuto_ in chiaro[1], in quello di Word quasi l’ intero contenuto del file è criptato in uno dei tanti formati segreti di Microsoft e quindi illeggibile.

All’ interno del documento di word, nella piccola parte scritta in chiaro, ad ogni modo, ci troviamo delle cose interessanti tipo il nome dell’ utente (quello di Windows) che ha creato il documento e il nome della postazione di lavoro. A voi immaginare cosa possa esserci nella parte criptata, immagino che non sia difficile trovarci il numero di licenza del software.

Insomma è un po come accingersi a scrivere una lettera tradizionale ed accorgersi che il vostro fornitore di carta, vi ha venduto dei fogli dove tramite uno speciale inchiostro simpatico, è stato scritto il vostro codice fiscale. Simpatico no?

Qualcuno potrebbe obiettare che trattasi appunto di versioni vecchie di Word e che le nuove, a suon di euro da sborsare, avranno nuove ed incredibili “feauteres” ed effetti speciali.
Voi ci credete o non sarebbe forse meglio seguire il saggio consiglio che ci arriva da Microsoft Italia®: Uscite dalla preistoria ed abbandonate i dinosauri!

Io mi sono occupato del TREX-elaboratore-testi™ se qualcuno vuole fare prove analoghe col Brontosauro-foglio-di-calcolo™, saremo curiosi di vederne i risultati, e sopratutto cosa succede nella nuova versione, grazie ;-)

[1] Gli archivi di OpenOffice vengono memorizzati in formato XML compresso; per vederne i contenuti dovete “scompattare” i file con un apposito software. Per farlo all’ interno di Windows vi consiglio il fantastico: 7-zip, libero e gratuito e vi renderete conto di come per i file di OpenOffice i contenuti siano aperti, accessibili nonchè convertibili, lasciandovi la più ampia libertà di decisione su cosa ne volete fare dei vostri dati e, viceversa, di quanto siate irrimediabilmente nelle mani dei formati chiusi di Microsoft per i vostri documenti creati con Word.

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